
Giornata dei Calzini Spaiati - UPSFC valorizza Le Diversità
L’Ateneo mette a disposizione docenti referenti DSA di area didattica e tutor.
COME COMUNICARE IL PROPRIO DISTURBO DELL’APPRENDIMENTO?
Se hai disturbi dell’apprendimento puoi contattare il consulente dell’Ateno, Dott.ssa Illary Verdone: 327 422 5084, che ti indicherà il percorso più veloce per metterti in contatto con il tuo tutor dedicato.
Il consulente ti chiederàla di inviare i moduli previsti tramite email a segreteria@upsfc.it
Per accedere ai servizi forniti dall’Ateneo dovrai presentare la diagnosi clinica di DSA.
La procedura di contatto con il tutor si può svolgere online e ti garantirà un percorso di studi idoneo e soddisfacente.
Ottenuta la certificazione diagnostica dopo i 18 anni, questa resterà valida per tutto il percorso universitario.
Secondo le Linee Guida della CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità), infatti, la diagnosi deve essere aggiornata dopo tre anni solo se è stata fatta prima della maggiore età:
"Come previsto dalla legge n.170 del 2010 (art. 3) e dal successivo Accordo Stato Regioni del 24/7/2012, la diagnosi deve essere aggiornata dopo 3 anni se eseguita dallo studente di minore età; non è obbligatorio che sia aggiornata se eseguita dopo il compimento del 18° anno."
QUALI STRUMENTI MI AIUTANO NELLO STUDIO?
STRUMENTI COMPENSATIVI:
- registratore digitale,
- PC con correttore ortografico;
- testi in formato digitale;
- programmi di sintesi vocale;
- la presenza di tutor con funzione di lettore, nel caso in cui non sia possibile fornire materiali d’esame in formato digitale;
- calcolatrice;
- tabelle e formulari;
- mappe concettuali;
- materiali didattici in formati accessibili (presentazioni, dispense, eserciziari), forniti se necessario in anticipo sulle lezioni;
- altri strumenti tecnologici di facilitazione nella fase di studio e di esame.
MISURE DISPENSATIVE:
- possibilità di suddividere la materia d’esame in più prove;
- privilegiare verifiche orali piuttosto che scritte, tenendo conto anche del profilo individuale di abilità;
- laddove l’esame rappresenti un ostacolo è possibile sostituirlo con altre forme di valutazione scritta;
- riduzione quantitativa, ma non qualitativa, della prova scritta;
- concessione di tempo supplementare, fino a un massimo del 30%, per lo svolgimento della prova scritta;
- considerare nella valutazione i contenuti piuttosto che la forma e l’ortografia.
CHI È IL REFERENTE DEL RETTORE ALLA DISABILITÀ E QUAL È LA SUA MAIL ISTITUZIONALE?
Dott.ssa Antiniska Carrazza (Prorettore Vicario UPSFC)
Dott. Giammarco Tamburrini (Membro Senato Accademico)
Lo stato italiano riconosce il diritto allo studio anche per chi è soggetto a un disturbo specifico dell’apprendimento e si impegna a garantire pari opportunità tramite adeguate misure.
Tutto questo è scritto chiaramente nella legge 170 del 2010 e si applica all’intero percorso scolastico, compreso quindi il periodo dell’università.
I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) sono dei disturbi di origine neurobiologica che comportano difficoltà in alcune abilità chiave del percorso scolastico: lettura, scrittura e capacità di far di conto.
QUALI SONO LE QUATTRO TIPOLOGIA DI DSA?
- dislessia (quando sussistono delle difficoltà nella lettura);
- disgrafia (quando sussistono delle difficoltà nello scrivere sia a livello grafico e che motorio);
- disortografia (quando sussistono delle difficoltà nella corretta scrittura anche a livello ortografico);
- discalculia (quando sussistono delle difficoltà nell’ambito matematico).
I disturbi dell’apprendimento non vanno ad impattare la sfera cognitiva: infatti le persone interessate hanno un’intelligenza nella norma, le difficoltà riguardano solo la sfera specifica interessata dal disturbo.
Per questo se si riesce a superare lo scoglio del disturbo gli studenti universitari con DSA hanno possibilità di laurearsi esattamente come i loro coetanei.
I diritti di uno studente DSA non sono delle facilitazioni, l’università affrontata da chi ha un disturbo d’apprendimento deve richiedere un impegno normale, si tratta solo di far sì che il DSA non sia ostacolo alla carriera universitaria.
COSA DEVONO FARE GLI STUDENTI
- Scegliere un corso di studi con materie che corrispondano ai propri punti di forza.
2. Utilizzare il computer per diventare abili e rapidi nella scrittura e nell’utilizzo delle nuove tecnologie per supportare l’apprendimento, saper cercare materiale multimediale e software.
3. Chiedere percorsi specifici nell’apprendimento delle lingue e della matematica.
4. Trovare un tutor o un centro di servizi didattici - Saper organizzare lo studio: ripassando il lavoro svolto in ogni singola disciplina, suddividendo le materie con colori o simboli facilmente riconoscibili diversi, trovare posti idonei all’attenzione.
- Strutturare lo studio in base a dei criteri: iniziare con le materie che richiedono più tempo e successivamente le altre.
6. Trovare un metodo di studio efficace: mantenere dei tempi di attenzione maggiori, registrare le lezioni individualizzate, farsi consegnare le mappe mentali realizzate dal tutor dedicato; comunicare al tutor le proprie capacità di concentrazione.
7. Dividere il lavoro in obiettivi: sottolineare le parti principali del testo per creare mappe e schemi che poi agevolano il ripasso quotidiano.
8. Incontrare i tutor e comunicare le proprie esigenze e difficoltà
PER MAGGIORI INFORMAZIONI SULLE NORMATIVE DI RIFERIMENTO:
- LEGGE 170 /2010 “NUOVE NORME IN MATERIA DI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO IN AMBITO SCOLASTICO”
- Decreto Ministeriale (DM) 12 luglio 2011
- Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011
- NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER LA GESTIONE DELLA PRESENZA DI STUDENTI CON DSA IN AMBITO UNIVERSITARIO
- LINEE GUIDA CNUDD 2002- 2014: COSA SONO
- La certificazione di DSA
Fonti:
miuristruzione.it
aiditalia.org
tuttodsa.it