Comunicato Ufficiale del 04 settembre ’24
A tutti i nostri studenti che ci hanno dato fiducia fino ad adesso, a quelli futuri, ai nostri Partner, e agli UNI LDV
Point, emettiamo la seguente comunicazione ufficiale.
In questi giorni sono usciti e stanno uscendo degli articoli che ci vedono coinvolti. Tali articoli riportano che noi
e i nostri Point accreditati saremmo indagati dalla procura e coinvolti in una inchiesta.
Niente di questo è vero!
Né noi né i nostri UNI LDV Point in Italia sono indagati.
Una testa giornalistica ci ha inseriti all’interno di quelle università “Telematiche Italiane” che (stando a quanto scritto sui
giornali, su articoli riportati da aprile di questo anno), rilasciavano falsi titoli del
MIUR, come titoli medici e altro ancora.
Partendo dall’articolo in questione altre testate hanno
optato per un semplice “copia e incolla” senza accertarsi della veridicità delle informazioni riportate. Resterà da capire chi ci abbia
coinvolto per prendere i provvedimenti necessari.
Noi non abbiamo mai rilasciato nessun falso titolo di medico o di altra natura.
Portiamo all’attenzione che nessuna testata si è preoccupato di controllare la veridicità delle informazioni e questo è a dir poco scandaloso.
Il diritto di cronaca è sacrosanto, ma è doveroso che la cronaca sia verificata per non diffamare innocenti.
Noi siamo regolarmente registrati e operiamo sul territorio svizzero, i nostri brand in Italia sono un punto di
riferimento scientifico e di studio, gli UNI LDV Point sono dei centri accreditati per rilasciare informazioni,
svolgere orientamento e iscrivere gli studenti.
Con il MUR o MIUR non abbiamo niente in comune, e non è il MIUR a vigilare sul nostro ateneo, poiché risiediamo in Svizzera.
I nostri sono titoli professionali e validi nello spazio Europeo e Internazionale, per l’Italia sono titoli che si collocano nelle professioni non regolamentate ossia quelle non
appartenenti ad albi, ordini e collegi.
I nostri avvocati stanno procedendo con le opportune querele per chi ci ha coinvolto diffamandoci e
arrecandoci un danno d’immagine, nonché per diramare la verità sulla nostra estraneità ai fatti e per ribadire quanto abbiamo riportato in questo comunicato.
Sereni continuiamo il nostro lavoro.
Il Presidente
Dr. Simone Falcini